Lo studio Monza Udeschini si occupa della prevenzione delle problematiche legate alla masticazione, alla condizione degli elementi dentari e ai dolori articolari dell'infanzia.
Gli apparecchi ai denti: una soluzione ai problemi ortodontici
Molti sono i bambini che devono portare un apparecchio ai denti per
problemi ortodontici.
Qui di seguito illustriamo cosa sono e come funzionano gli apparecchi per i denti.
Cos'è l'apparecchio?
L'ortodonzia, o ortognatodonzia, è una branca dell'odontoiatria
che si occupa della malposizione di denti e mascellari, provvedendo
alla loro correzione, attraverso l'utilizzo di apparecchiature opportune, gli apparecchi, appunto. Il termine "apparecchio" è comunque piuttosto riduttivo, mentre è corretto parlare di
trattamento ortodontico.
Come si individua la necessità di un apparecchio?
Per portare un apparecchio, per prima cosa è necessaria una corretta diagnosi e per eseguirla servono:
- una panoramica delle arcate dentarie;
- una radiografia laterale del cranio;
- un esame cefalometrico (si tracciano righe e angoli sulla radiografia laterale);
- alcuni modelli in gesso.
Quali apparecchi per i denti si usano più frequentemente?
Fino a qualche decennio fa si usavano prevalentemente apparecchi mobili.
Oggi la maggior parte dei trattamenti viene eseguita con
apparecchi fissi, che offrono un controllo maggiore sui movimenti dentali.
L'apparecchio mobile quindi non si usa più?
Si usano ancora placche mobili in giovane età, per correggere abitudini viziate o alcune precoci
malocclusioni.
A che età è megio iniziare un trattamento ortodontico?
È bene effettuare una
prima visita a 6/7 anni. Di solito però l'età più indicata è quella della dentatura mista avanzata (11/12 anni).
C'è un limite di età per raddrizzare i denti?
Non esiste nessun limite, anche se con l'ètà i denti si spostano più lentamente.
I trattamenti ortodontici sono proprio necessari?
Il
fine dell'ortodonzia non è solo
estetico, ma
soprattutto funzionale.
Si può vivere con i denti storti, ma una bocca con denti ben allineati va incontro più difficilmente a carie,
piorrea e
disturbi dell'articolazione temporo-mandibolare.